La natura è il pusher dell’amore. All’improvviso sbuca dal vicoletto, prima ti adesca con una dose di feromoni e poi ti fa viaggiare con la feniletilamina (FEA). Quando passa alla dopamina, il vicoletto diviene un luogo abituale. Il successo a questo punto dipende dalla fortuna di avere gli ormoni sincronizzati, ma soprattutto dall’abilità che abbiamo di tenere lontano il partner da altri feromoni. Io e lui avevamo tutti gli ingredienti. Non bastavano. Ci voleva un pizzico di destino, una manciata di coincidenze e brindare con un boccale caduto in piedi. I vecchi stupefacenti sono un tenero ricordo. Provata la serotonina, non si torna indietro. Si passa direttamente all’ossitocina.
Siamo anche esseri romantici. La poesia dell’amore tocca scriverla a noi.
Il “cibo degli dei” è un altro spacciatore degli ormoni dell’innamoramento e del buonumore. Non a caso a San Valentino è tradizione regalare scatole di cioccolatini. Io amo manipolarlo prima un pò e trasformarlo in una dedica personalizzata.
Non è un vero gelato e nè un semifreddo, la preparazione e gli ingredienti sono diversi, ma nella sua semplicità è un dolcino d’effetto, dalla giusta consistenza e soprattutto non ne potrete fare più a meno. Si prepara con facilità, si congela e si sorprende.
Per 4 formine semisferiche di 8 cm di diametro:
- 400 gr + 100 gr di panna fresca da montare
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60 gr di latte
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60 gr di cioccolato fondente al 50%
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40 gr di cacao amaro + quello sufficiente a ricoprirli
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45 gr di zucchero + un ulteriore cucchiaio
In un pentolino amalgamare il latte, 45 gr di zucchero e il cacao, fino ad ottenere un composto liscio. Aggiungere il cioccolato spezzettato e far sciogliere su fuoco debole, sempre mescolando. Si otterrà un composto denso. Far raffreddare.
Aggiungere 400 gr di panna non montata poco alla volta e amalgamare mescolando delicatamente. Far raffreddare abbondantemente in frigo. Montare il composto con uno sbattitore elettrico, fino ad ottenere una crema ferma. Riporre in frigo e montare i restanti 100 gr di panna, freddissima, con un cucchiaio di zucchero.
Riempire le formine con la crema al cioccolato, per i due terzi. Se la crema è ben ferma, si riuscirà a praticare una fossetta al centro da riempire con la panna montata. Altrimenti, far congelare leggermente le formine piene e poi praticare la fossetta. In alternativa si può utilizzare una tasca da pasticcere per iniettare la panna al centro, fino a riempimento.
Riporre in freezer. Sformarli quando sono ben induriti e, prima di servirli, tenerli una ventina di minuti a temperatura ambiente (se si utilizzano le formine in silicone, si sformeranno facilmente spingendo la base. Se si utilizzano le formine metalliche, o le tazzine o qualsiasi altra cosa rigida, immergerle per pochi secondi nell’acqua calda, facendo attenzione a non bagnare il dolce. Capovolgendoli scivoleranno nel piattino). Cospargerli di cacao amaro. Si conservano in freezer.
(La ricetta è tratta da un e-book che stampai tempo fa)
Buon San Valentino!
Con questa ricetta partecipo al contest de “L’aroma del caffè”:
ma è bellissimo!! complimenti anche per le foto 🙂 ciao, a presto
Federica 🙂
hey complimentissimi!!!! nonpoteva essere diversamente, sei una maga e hai creato un magico dolce! Bravissima!
Wow! Le foto sono favolose, è bellissimo leggerti e il dolce – non ultimo – è da acquolina in bocca. Complimenti. Davvero.
Sei davvero grande, grande cuore, grandi sentimenti… il compendio di tantissime cose duci del tuo essere è trasmesso in questa perla semi_fredda congratulazioni bedda mia
Cla
ricordo bene questo post, tra foto molto particolari, ricetta invitante e parole che trasportano via.
COMPLIMENTI PER LA VITTORIA IDA. feliissima per te
Mammamia che meraviglia! Mi tufferei in quel ripieno pannoso!!!
Deliziosa davvero. Ho trovato il dessert per la mia domenica 🙂
Buonanotte!
Dopo aver letto questo Suo post – straordinario per la sua singolarità– io credo Miledy, che lei è veramente una bella persona con un cuore d’oro.
Le stringo cordialmente la mano, Edo
piesse, Se me lo permette vorrei copiare la ricetta, grazie
E quando la chimica si lega al caso tutto può succedere 🙂 Bellissimo post e bellissimo tartufo 🙂 Bacioni cara! Sei grande!!
non ho parole, ne per il semifreddo ne per lo scritto, strepitoso! – come sempre, del resto –
sandra
ciao! strepitoso…
thebestdressup
questa ricetta è pura tentazione! e le tue foto… tolgono il fiato!
Come ho aperto il tuo blog ho pensto: WOW
Giuro eh
E’ meraviglioso. Appagante. Insomma…perfetto.
Un bacino
Complimenti per le foto.
che bella idea la metafora sulla vita come pusher dell’amore 🙂 una ricetta davvero stupenda.. un bel mix, sembra davvero ottimo!
baci
devo fare una correzione,è stato un lapsus!!!! San Valentino è il Santo protettore di Abriola
La prima parte del post è straordinaria….
la seconda più normale
ma questo lo sai da sola
Odio scrivere le seconde parti.
infatti credo che tu sia sprecata a limitarti a scrivere per lo più di cucina
puoi fare ancora meglio
io lo penso davvero
Grazie, mi fa molto piacere il tuo commento. Prendo la cucina come un esercizio e chissà dove mi porterà. L’importante per me ora è cercare.
Ma che bella introduzione alla ricetta!!!!! e che ricetta poi!!! deve essere delizioso… baci e buon sabato 🙂
San Valentino è il santo protettore di Anzi, un piccolissimo paese in Basilicata,lo festeggiano con grandi onori,ma con questa ricetta tu festeggi la festa degli innamorati in maniera sublime.
Semplicemente stupeda! Ricetta e foto.